Operiamo nel campo della terapia cellulare dal 2013, ovvero da quando è entrata in vigore la legge sull'uso delle cellule staminali mesenchimali in medicina.

I dati statistici possono essere visualizzati nel grafico della tabella:

La medicina estetica (3%) comprende cicatrici e cambiamenti cutanei legati all'età

Urologia (1%): incontinenza urinaria da stress nella donna, ripristino della funzione erettile nell'uomo

Traumatologia (5%): artrite, osteoartrite del ginocchio, dell'anca, della spalla e di altre articolazioni; necrosi asettica della testa del femore; false articolazioni e fratture ossee non consolidate da lungo tempo, osteomielite post-traumatica delle ossa lunghe tubulari con difetti ossei.

Neurologia (46%): sclerosi multipla, paralisi cerebrale infantile, autismo, epilessia, sclerosi laterale amiotrofica (SLA), paraplegia, tetraplegia, emiparesi, tetraparesi, condizioni post-ictus.

Reumatologia (14%): fibromialgia, lupus eritematoso sistemico, sclerodermia sistemica, sindrome di Raynaud, osteoporosi.

Pneumologia (11%): alveolite fibrosante idiopatica (ELISA) e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), recupero dopo Covid.

Tisiologia (6%): tubercolosi polmonare con resistenza farmacologica estesa e completa.

Cardiologia (2%): cardiopatia ischemica, miocardiopatia post-infartuale.

Terapia (5%): trattamento dell'epatite C cronica in fase di cirrosi epatica virale e non solo.

Endocrinologia (6%): trattamento del diabete di tipo 2.

Inoltre, i disturbi da trattare con le cellule staminali nella categoria "altro" sono:

Chirurgia: ulcere trofiche di origine venosa, ferite croniche e non cicatrizzate (piaghe da decubito)

Proctologia: paraproctite cronica, forma fistolosa

Oftalmologia: danni alla cornea

Odontoiatria: recessione gengivale